venerdì 18 luglio 2008

SEQUESTRATE LE DISCARICHE DEI "CASALESI"

Operazione contro le ecomafie nel casertano. Eseguiti provvedimenti di
sequestro a siti e discariche abusive tra Napoli e Caserta gestiti dal clan
dei 'Casalesi', nei quali sono stati riversati rifiuti tossici e nocivi. Su
mandato della Direzione distrettuale antimafia, venti persone sono indagate
a vario titolo per concorso esterno di tipo mafioso, associazione a
delinquere di tipo mafioso, disastro ambientale e traffico illecito di
rifiuti. L'operazione, che ha visto impegnati oltre cento uomini della
polizia e della guardia di finanza di Caserta, e' stata denominata 'Terra
Promessa 2'. Nelle discariche e nei siti abusivi sequestrati gli inquirenti
ritengono siano state sversate illegalmente migliaia di tonnellate di
rifiuti di vario tipo, da quelli solidi urbani ai nocivi e tossici,
conferiti, in massima parte, da industrie del centro e del nord Italia.
L'operazione, scaturita dalle dichiarazioni di un collaboratore di
giustizia, gia' imprenditore nel settore dello smaltimento dei rifiuti,
Gaetano Vassallo, ha delineato un intreccio camorra-imprenditoria che per
oltre un ventennio ha gestito, in regime di monopolio, attraverso societa'
create ad hoc, il traffico illecito dei rifiuti, traendone ingenti profitti
a vantaggio del clan dei Casalesi ed in particolare della fazione che fa
capo a Francesco Bidognetti, il boss detenuto noto come 'Cicciotto 'e
mezzanotte'. (AGI) - Napoli, 18 luglio

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