venerdì 18 luglio 2008

Angeli fiscali vegliano sul tormentato sonno dei contribuenti

Angeli fiscali vegliano sul tormentato sonno dei contribuenti in tempo di
dichiarazione. Per evitare irrimediabili "scivoloni" contabili ci si può
rivolgere da qualche anno a questa parte ad una rete etica di consulenza
fiscale.

Il progetto

Progettato e sviluppato dalla KRLS Network, il progetto di consulenza ha
un'impronta tutta statunitense. Nata negli anni '90 sulle altre sponde
dell'Oceano, l'idea di business etico ha messo radici in Europa solo nel
2002.
L'accordo stipulato tra la società americana e l'associazione Contribuenti
ha portato alla creazione di una rete di professionisti i quali si mettono a
disposizione, gratuitamente, di chi ne ha bisogno. Avvocati, Dottori
Commercialisti e Notai operano congiuntamente presso "Lo Sportello del
Contribuente" e collaboreranno on line attraverso il
portalewww.contribuenti.it, interamente al servizio del contribuente.

I valori etici

KRLS Network, ispirata ai principi di S. Ignazio di Loyola, fondatore della
Compagnia di Gesù, è una società con una mission sociale non indifferente:
salvare le vittime inconsapevoli di ganasce fiscali e cartelle pazze.
"Quando si arriva indiscriminatamente ad ipotecare in tre anni 600.000 unità
abitative ed a fermare 1.800.000 automobili mediante l'uso delle ganasce
fiscali, il problema diventa di carattere sociale".
Il carattere eminentemente assistenziale del servizio non ne pregiudica
certo la competenza se consideriamo che sono oltre mille gli studi
professionali presenti su tutto il territorio (con sede prevalentemente a
Roma e Napoli) che arruolano studenti laureati con una votazione non
inferiore a 110 su base volontaria. Per chi voglia contribuire con la
propria professionalità al servizio lo può fare inoltrando la propria
candidatura.

Le competenze

KRLS non assiste solo coloro che devono combattere contro l'amministrazione
fiscale, ma si dedica anche ai più anziani, ai malati, ai diversamente abili
e alle vittime dell'usura, unendosi, per quest'ultima lotta, a quanto già
fatto dall'attivissima Fondazione anti-usura di Padre Rastrelli. Numerose le
adesioni degli studi professionali al network, che nel corso degli anni sono
cresciute a dismisura, e altrettanto numerose le battaglie intraprese e
vinte. Solo nell'ultimo anno, infatti, KRLS si è resa protagonista di lotte
importanti, riuscendo a riportare significativi successi come nel caso della
lotta per le rendite catastali e quella contro le strisce blu.

Analisi della crisi economica: "La produzione industriale crolla, l'inflazione galoppa"

Stanno facendo il gioco della scure con l'economia
La crisi dei mercati finanziari internazionali e in particolare di quelli
americani legati ai mutui sub-prime determina nel sistema bancario perdite
tanto gravi da richiedere frequenti salvataggi pubblici per evitare ancora
più pericolosi effetti domino nell'economia mondiale. Un male necessario l'
intervento pubblico, cui però deve far seguito un'inversione di marcia
strutturale per la quale la finanza torni a favorire la produzione di beni e
servizi e in cui il sistema dei cambi possa essere regolato da un nuovo
serpente monetario simile a quello che aiutò le monete europee. Nella crisi
internazionale spicca una crisi italiana. La produzione industriale crolla
(-6,7 a giugno), l'inflazione galoppa riducendo drammaticamente il potere d'
acquisto dei salari già ampiamente erosi, la crescita per il 2008 salirà
poco sopra lo zero e per i prossimi anni intorno all'1-1,2%, molto al di
sotto della media dei Paesi dell'euro. Il tutto aggravato da una stretta
creditizia per la crisi dei mercati finanziari. Senza crescita, nessun
risanamento strutturale dei conti pubblici potrà avvenire, così come è
follia pensare che tagliando la spesa pubblica s'inneschi automaticamente lo
sviluppo. È vero il contrario.

Con un tasso di crescita almeno pari alla media dei Paesi della zona euro di
cui condividiamo il contesto economico e finanziario il rapporto deficit-pil
italiano si ridurrebbe di ½ punto e il taglio della spesa pubblica sarebbe
più agevole e meno traumatico sull'economia reale. Ecco il quadro economico
nazionale, certo peggiore dei nostri partner europei, nei quali la crescita
è rallentata, ma è ancora vicina al 2% e la produttività del lavoro non s'
inabissa come da 15 anni in Italia. Tale differenza dimostra che c'è uno
spazio notevole per l'azione dei governi. Chi dice il contrario cerca solo
un modo per non assumersi le responsabilità di quanto accade nel silenzio
complice di molti. Su questo ribollire di difficoltà il ministro dell'
Economia Tremonti scarica uno tsunami di norme e tagli che non arresterà l'
inflazione, non ridurrà la pressione fiscale, quindi non aiuterà famiglie e
imprese, non rilancerà la crescita e rischia di non risanare i conti
pubblici. Lo dimostra la stessa previsione del governo sul fabbisogno del
settore statale nel secondo semestre di quest'anno. E la scure dei tagli
sulla spesa della pubblica amministrazione, nonostante qualche ripensamento,
metterà in ginocchio polizia e carabinieri, università e ricerca
scientifica, tribunali e ospedali, le forze armate e gli investimenti
pubblici. Ci sembra un taglio senza intelligenza: invece di eliminare gli
sprechi, generalizza, penalizza il presente e rischia di annullare il futuro
di un intero Paese (valga per tutti l'esempio dell'università e della
ricerca il cui accesso viene di fatto bloccato ai giovani ricercatori).
Basta passare per i corridoi di Montecitorio o di Palazzo Madama per
ascoltare analoghe preoccupazioni dai rappresentanti della stessa
maggioranza e anche da molti ministri. Che cosa mai sta accadendo? Un
mistero non facile da spiegare. Tremonti, come disse in un'intervista a
Giovanni Minoli, non si ritiene più un tecnico ma un politico. Se così è,
non può non avere un disegno politico e, visti i suoi provvedimenti nei
quali nessuno può mettere bocca, né Letta né gli altri ministri, dovrà pure
spiegarne la sostanza. Tremonti sa che senza crescita il Paese si frantuma e
se il valore di un sano bilancio dello Stato è fondamentale non si deve
dimenticare che il bilancio è uno strumento al servizio della coesione
sociale, dello sviluppo e del funzionamento della macchina pubblica in uno
Stato di diritto. Se così non fosse sarebbe il Paese a decadere
ulteriormente. Tremonti sa tutte queste cose ma forse sta giocando una
partita politica personale i cui contorni ancora ci sfuggono e dimentica che
una drammatizzazione sociale può aprire le porte a una stagione autoritaria
peraltro già ampiamente avviata.

Per il governo tutto è emergenza tranne che l'economia

Siamo proprio sicuri che gli elettori che hanno votato centrodestra si
aspettassero questa agenda di governo? E davvero si può credere che un Paese
che avverte ormai tutto il peso della crisi finanziaria e produttiva possa
essere rassicurato in questo modo? Perché da una parte abbiamo un ministro
dell'Economia che annuncia i venti catastrofici della grande depressione e
dall'altra un presidente del Consiglio che ci comunica che la vera emergenza
italiana è la riforma della giustizia. O meglio, una riforma che lo metta al
riparo dalla persecuzione giudiziaria. Governare è una questione di
priorità, nazionali prima che personali.

E qualsiasi ragione possa avere il cittadino Berlusconi per ritenersi
perseguitato dalla magistratura, i tempi della politica se non proprio il
rispetto per le regole dovrebbero spingerlo a maggiore prudenza nel volgere
in senso così smaccatamente personale l'esigenza di una nuova politica
giudiziaria. Perché evidentemente ci sbagliavamo a pensare che il lodo
Alfano bastasse a tranquillizzarlo. Oggi sappiamo che da settembre, cascasse
il mondo (eventualità che non è affatto da escludere, almeno per quanto
riguarda i nostri risparmi), il governo italiano sarà lanciato nell'impresa
che sta più a cuore a Berlusconi. Con buona pace di ogni più fosco scenario
economico.

In questo senso dovremmo apprezzare tutti, qualunque sia stato il nostro
voto, il ruolo che in questi giorni sta svolgendo la Lega. Vuoi per ragioni
di bottega, vuoi perché si è resa conto di rischiare proprio su questi temi
una buona fetta del suo elettorato, la formazione di Bossi ha assunto una
posizione di rigorosa difesa del programma con il cui il centrodestra si è
presentato alle urne. Che formalmente significa prima il federalismo fiscale
e solo dopo il resto. Ma che in senso più generalmente politico equivale a
porre un argine al sequestro a fini personali a cui Berlusconi ha sottoposto
l'esigenza di una seria e condivisa riforma della giustizia. Un'esigenza che
non riguarda solo la magistratura, ma l'intero funzionamento di un'azienda
che non fornisce più un prodotto all'altezza di un Paese avanzato come
dovrebbe restare l'Italia. È questione di organizzazione, costi, tempi e
produttività della giustizia. E solo in fondo alla lista è un problema di
rapporti tra politica e magistratura, che hanno subito nell'ultimo
quindicennio una torsione innaturale, ma che rischiano di restare congelati
in questa posizione ancora a lungo se l'iniziativa di Palazzo Chigi
continuerà ad essere dominata da preoccupazioni private.

Il reciproco assedio tra Berlusconi e la componente militante della
magistratura può essere spezzato già in questa legislatura, con enormi
benefici per tutto il Paese. Ma non certo grazie alla nuova offensiva
personale del Cavaliere, che rappresenta al contrario la migliore garanzia
per la tutela dello status quo. Intorno alla necessità di avviare un'ampia
riforma del funzionamento della giustizia convergono infatti le voci più
avvedute del centrosinistra. Voci che fanno fatica a farsi ascoltare, mentre
una parte del Pd è nuovamente tentata dall'abbaglio della «questione
morale», ma che nondimeno offrono una via d'uscita a tutta la politica
italiana. Leggiamo ad esempio che Luciano Violante - che è fuori dal
Parlamento ma che un qualche ruolo continua ad avere nell'orientare la
propria parte politica su questi temi - insiste da tempo sull'urgenza di
«una scelta seria e innovativa di politica giudiziaria» che «aumenti la
credibilità e la competitività» di tutto il settore (come ha affermato ieri
al Corriere della Sera).

«Non mi fermerà nessuno», avverte Berlusconi. E invece, Presidente, farebbe
meglio a fermarsi. Provando a rassicurare un Paese spaventato da ben altre
emergenze, ascoltando la Lega e coloro che anche nel centrosinistra hanno a
cuore una riforma della giustizia che non sia solo la soluzione ai suoi
problemi personali.

La crisi immobiliare arriva anche in Italia

-Casa, la crisi «soft» italiana Giù gli acquisti e i prezzi reali
La crisi immobiliare arriva anche in Italia, sebbene molto attenuata
rispetto agli Stati Uniti o ad altri Paesi europei come la Spagna. Le
compravendite sono in calo del 10%, i tempi di vendita si allungano fino ai
sei mesi e, per la prima volta negli ultimi 10 anni, diminuiscono i prezzi
reali (in sostanza, sono fermi, ma l'inflazione erode parte del valore). La
situazione del mercato immobiliare italiano l'ha delineata Nomisma, istituto
bolognese di ricerche. Secondo lo studio pubblicato ieri, le intenzioni di
acquisto di un'abitazione (per il 51% si tratta di prima casa) nel 2008 sono
all'1,8%, contro il 7% dell'inizio del dececennio. A dissuadere dall'
investimento, la crisi economica e il rialzo dei tassi d'interesse, che
aumenta il costo dei mutui. Tra le città più in crisi, Milano, Bologna,
Firenze e Venezia.

Berlusconi: Napoli riportata alla civiltà 58 giorni per una missione impossibile

Napoli - "Ci siamo assunti la responsabilità di fare ciò che nessuno aveva
fatto prima: dopo 58 giorni la Campania e Napoli sono tornate ad essere
luoghi puliti ed ordinati, senza il disastro che ha rovinato la nostra
immagine nel mondo". Silvio Berlusconi traccia soddisfatto il bilancio
dell'emergenza rifiuti, il lavoro messo in campo dal governo a partire dal
giorno suo insediamento e lo fa al termine del Consiglio dei ministri che si
è tenuto nel capoluogo campano, ringraziando per quella che lui definisce
"un'opera di civilta'' il sottosegretario Guido Bertolaso e le forze armate.

"Investigheremo sulle responsabilità" Poi ha sottolineato: nell'emergenza
rifiuti "siamo convinti" che ci siano state cose che "si dovevano evitare e
che ci sono responsbailità che andremo a investigare". Il governo, ha
aggiunto, "é riuscito in una missione che molti ritenevano impossibile"
dimostrando così che queste persone "avevano torto"

Emergenza risolta Il premier aveva già parlato stamani della questio rifiuti
intervendo all'assemblea dell Coldiretti, ricordando di essersi "assunto il
rischio di garantire la risoluzione della tragedia" dei rifiuti già in
campagna elettorale, garantendo che si sarebbe trovata una soluzione entro
il mese di luglio. Detto fatto: il premier ci tiene a sottolineare come il
governo sia stato in grado di riportare il capoluogo campano alla "civiltà
che gli compete". "L'emergenza è finita", assicura. Poi promette: "Bisogna
aspettare tre anni affinché la situazione sia definitiva". Per fare questo
il premier spiega che c'è bisogno di costruire quattro termovalorizzatori.
Nel frattempo, secondo Berlusconi, bisogna far conoscere nel mondo questa
situazione e far passare sulle televisioni le immagini della città ripulita
perchè l'emergenza rifiuti ha creato un grosso danno di immagine al Paese e
adesso bisogna recuperare. Passata l'emergenza ora bisogna affrontare di
petto il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.

L'affondo ai democratici Il premier torna, poi, a parlare dei rapporti -
tesi - con l'opposizione ricordando come il governo ha "rispettato la
volontà di cambiare l'assetto politico dell'Italia dando vita ad una
democrazia bipartitica". "Dopo gli attacchi alla legge elettorale il
risultato di quella legge è in Parlamento - spiega il presidente del
Consiglio - fuori le estreme e solo due gruppi, maggioranza e opposizione.
Per un errore dell'opposizione però sono presenti frange estreme e
giustizialiste che molto spesso ci fanno disperare in Parlamento".

Il partito unico Berlusconi loda il risultato delle elezioni che ha portato
a un bipolarismo capace di snellire i lavori deparlamentari e smagrire i
costi della politica. al momento i lavori per la definitiva creazione del
Popolo delle Libertà sono ancora in corso e, per l'inizio dell'anno
prossimo, è in vista lo scioglimento dei partiti. "Insieme alle forze
politiche di centrodestra stiamo dando vita ad un grande movimento che
segnerà la storia politica italiana nei prossimi anni - spiega il presidente
del Consiglio - siamo a buon punto e posso dire che a gennaio 2009 ci
saranno i congressi di scioglimento di Forza Italia, Alleanza Nazionale e la
nuova Dc per dare vita al Popolo della Libertà".


fonte http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=277027

SEQUESTRATE LE DISCARICHE DEI "CASALESI"

Operazione contro le ecomafie nel casertano. Eseguiti provvedimenti di
sequestro a siti e discariche abusive tra Napoli e Caserta gestiti dal clan
dei 'Casalesi', nei quali sono stati riversati rifiuti tossici e nocivi. Su
mandato della Direzione distrettuale antimafia, venti persone sono indagate
a vario titolo per concorso esterno di tipo mafioso, associazione a
delinquere di tipo mafioso, disastro ambientale e traffico illecito di
rifiuti. L'operazione, che ha visto impegnati oltre cento uomini della
polizia e della guardia di finanza di Caserta, e' stata denominata 'Terra
Promessa 2'. Nelle discariche e nei siti abusivi sequestrati gli inquirenti
ritengono siano state sversate illegalmente migliaia di tonnellate di
rifiuti di vario tipo, da quelli solidi urbani ai nocivi e tossici,
conferiti, in massima parte, da industrie del centro e del nord Italia.
L'operazione, scaturita dalle dichiarazioni di un collaboratore di
giustizia, gia' imprenditore nel settore dello smaltimento dei rifiuti,
Gaetano Vassallo, ha delineato un intreccio camorra-imprenditoria che per
oltre un ventennio ha gestito, in regime di monopolio, attraverso societa'
create ad hoc, il traffico illecito dei rifiuti, traendone ingenti profitti
a vantaggio del clan dei Casalesi ed in particolare della fazione che fa
capo a Francesco Bidognetti, il boss detenuto noto come 'Cicciotto 'e
mezzanotte'. (AGI) - Napoli, 18 luglio

PREZZI: COLDIRETTI, SCORTE PANE E PASTA PER MASSIMO 7 MESI

(AGI) - Roma, 18 lug. - L'emergenza cibo mondiale si fa sentire anche in
Italia che puo' contare al momento al massimo su sette mesi di scorte di
pane e pasta ottenuti con il raccolto nazionale di grano che si e' appena
concluso. E' quanto e' emerso da uno studio sugli effetti dell'emergenza
cibo presentato nel corso dell'Assemblea Nazionale della Coldiretti.

Nonostante l'aumento consistente della produzione nazionale grazie all'
impegno degli agricoltori italiani che hanno colto le opportunita' della
riforma della Politica agricola europea, la disponibilita' limitata di
scorte prefigura - sottolinea la Coldiretti - un quadro preoccupante con la
chiusura delle frontiere e le limitazioni delle esportazioni da parte di
molti paesi produttori di fronte all'emergenza cibo mondiale. Le prospettive
a livello internazionale evidenziano la necessita' per l'Europa e l'Italia -
sottolinea il presidente della Coldiretti Sergio Marini - di investire sull'
agricoltura e aumentare ulteriormente la produzione nazionale e comunitaria,
ma anche di garantirsi una propria riserva strategica di prodotti alimentari
di base per stabilizzare il mercato interno e assicurare gli
approvvigionamenti al giusto prezzo per imprese e consumatori.(AGI)

ENI: AL VIA "PROTOCOLLO DI CONCILIAZIONE" CON CONSUMATORI

(AGI) - Roma, 17 lug. - Parte il protocollo di conciliazione di Eni con le
associazioni dei consumatori per le controversie nel settore del gas. L'
amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha presentato ai vertici
delle associazioni dei consumatori aderenti al Consiglio nazionale
consumatori utenti (Cncu) il 'Protocollo di conciliazione paritetica
sperimentale on line' del Gruppo energetico. Il Protocollo di conciliazione
rappresenta, sottolinea una nota, "un momento fondamentale del rapporto di
collaborazione intrapreso da Eni con le associazioni dei consumatori ed e'
conseguenza della volonta' dell'azienda di dotarsi di uno strumento rapido,
semplice e innovativo di risoluzione delle controversie con i consumatori
nel settore gas". Il cliente, con il supporto delle associazioni che
aderiranno al protocollo, potra' attivare on line attraverso il sito web Eni
la procedure di conciliazione, in particolare per quelle controversie che
riguardano la rateizzazione di fatture al di fuori dei casi gia' previsti
dalla delibera 229/01 dell'Autorita' per l'energia e la ricostruzione dei
consumi effettuata a seguito di blocco del misuratore o per misuratore
illeggibile. Il testo del protocollo, con la procedura operativa, sara'
sottoposto all'attenzione delle associazioni e formalizzato a settembre. La
sperimentazione durera' 12 mesi e coinvolgera' la Regione Veneto. La
promozione di un modello di conciliazione all'avanguardia conferma, conclude
la nota, ancora una volta l'attenzione di Eni alle esigenze del consumatore
e pone le basi per lo sviluppo di rapporti sempre piu' stretti tra impresa,
clienti e stakeholder. (AGI)

PETROLIO: SCARONI, DAL 2005 AGGRAVIO 1.000 EURO A FAMIGLIA

(AGI) - Roma, 17 lug. - Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, e'
"estremamente preoccupato per l'impatto sui consumatori dei rincari degli
idrocarburi che si sono registrati negli ultimi due anni". E' quanto ha
sottolineato lo stesso top manager nel corso di una conferenza stampa,
spiegando che "se si sommano gli aumenti dei carburanti agli aumenti del gas
domestico e a quelli dell'elettricita' per la quota prodotta da idrocarburi,
l'aggravio per una famiglia media italiana, rispetto al 2005, e' di mille
euro".

Scaroni ha aggiunto che "se si considerano anche gli aggravi delle rate dei
mutui e dei prodotti alimentari nella migliore delle ipotesi si produce uno
spostamento dei consumi rilevante perche' i consumatori a qualcosa devono
rinunciare". Il numero uno di Eni ha poi indicato che c'e' da considerare
anche la questione "che cosa faranno i paesi produttori con cosi' tanta
cassa". Questa, ha proseguito, "non e' una ragione di preoccupazione, ma
certo ci fa pensare che, se i rincari continueranno a lungo, il mondo
occidentale tra dieci anni sara' molto diverso da quello di oggi". (AGI)

DIRITTO D'AUTORE: SIAE, INTERNET E' BELLO MA ANCHE UNA ROVINA

(AGI) - Roma, 17 lug. - Internet come un Giano bifronte; Internet come una
medaglia a due facce, quella che piace e quella che decisamente non va.
Specie poi quando si parla di opere dell'ingegno e, di conseguenza, di
diritti d'autore. Cosi' ne parla con l'Agi l'avvocato Giorgio Assumma,
presidente della Societa' italiana editori e autori, piu' semplicemente
Siae.

Il web e' una medaglia a due facce perche' "per un verso le nuove tecnologie
aprono nuovi binari per far accedere masse enormi di consumatori
intellettuali alla percezione e fruizione di opere dell'ingegno di qualsiasi
specie: letterario, teatrale, musicale, artistico", ma per un altro verso
"questo flusso e' difficilmente controllabile sul web. Cosi' Internet
diventa estremamente positivo se la fruizione di opere non lede i diritti
degli autori, ma diventa pericoloso se non permette la tutela di questi
diritti". Assumma sottolinea che oggi sono due le teorie che si propongono
per risolvere, o tentare di risolvere, il problema. La prima e' quella di
"rendere del tutto libero l'accesso alle opere, sacrificando i diritti d'
autore sull'altare del progresso della cultura. Il danno grave e' che se gli
autori vengono privati del diritto di autorizzare la diffusione delle loro
opere, finiscono con il perdere il diritto, finisce l'incentivazione e si
rischia il pericolo concreto che gli autori diventino sempre meno".

La seconda strada e' quella d'impronta francese, ovvero si potrebbe dare
libero accesso ma facendo pagare un prezzo ai provider, ai soggetti che
gestiscono i siti. A giudizio di Assumma, "e' questa una forma migliore dell
'altra perche' quanto meno garantisce un profitto per l'autore". Ma per il
presidente della Siae c'e' anche una terza via. (AGI)

TRASPORTI:FEDERMOBILITA',CON CARO GASOLIO -30% ENTRATE REGIONI

(AGI) - Roma, 17 lug. - Il carocarburante ha ridotto le entrate per i
trasporti delle regioni in misura del 30%. E' la denuncia lanciata da
Federmobilita', l'associazione che riunisce gli assessori ai trasporti di
Regioni, Province e Comuni, nel corso della conferenza stampa organizzata
per lanciare un nuovo piano per i trasporti in Italia. "L'aumento del
petrolio - ha spiegato Ennio Cascetta, coordinatore della Commissione
Mobilita' della Conferenza delle Regioni e Assessore ai Trasporti della
Regione Campania - porta piu' passeggeri sui mezzi pubblici, ma riduce le
entrate delle regioni legate alle accise sul carburante: in un anno sono
calate del 30%. Prevediamo di incassare 170 milioni in meno su 500 disposti
dall'ultima Finanziaria. E' emergenza per il settore - ha aggiunto - serve
una mobility tax, un nuovo modo di concertare con il Governo per finanziare
il trasporto nelle citta'". Da gennaio a giugno, spiega l'associazione, il
consumo di carburante ha subito una riduzione del 10,5% (e di conseguenza
anche le entrate legate alle accise), mentre i passeggeri su mezzi pubblici
sono aumentati tra il 5 e il 15 %. Gli assessori e le aziende di trasporto
rappresentate da Asstra e Anav hanno anche chiesto al Governo di stralciare
dalla manovra economica la riforma dei servizi pubblici locali. "E'
difficile trovare degli aggettivi per quel testo - ha detto Alfredo Peri,
presidente di Federmobilita' e assessore ai trasporti dell'Emilia-Romagna -
Non ha nessuna logica e per i trasporti e' un passo indietro di dieci anni:
se passasse quel provvedimento porterebbe al blocco totale delle gare e a
una grande mole di contenzioso". Nel corso dell'incontro e' stato presentato
al Governo, rappresentato dal sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo
Giachino, un piano pluriennale di rilancio della mobilita' proposto da
Federmobilita' e condiviso dalla Commissione Mobilita' della Conferenza
delle Regioni, dall'Upi, dalla Consulta Anci per la mobilita' sostenibile,
da Assoporti, da Asstra, da Anav, dalla Consulta Nazionale della Sicurezza
Stradale, da Tts Italia, da Anie, da Mus, da Adiconsum e dall'Associazione
familiari vittime della strada. Il piano chiede la riapertura immediata del
tavolo presso la Presidenza del Consiglio, avviato lo scorso anno, per
proseguire nel processo di riassetto della mobilita' pubblica e per un
"nuovo patto della mobilita'" che dovrebbe passare attraverso un sistema
rinnovato di finanziamento per i trasporti, regole condivise per promuovere
la liberalizzazione del trasporto pubblico locale, l'integrazione tra le
diverse realta' territoriali per la programmazione dei servizi, l'
introduzione di nuove tecnologie, maggiore attenzione ai problemi delle
ferrovie regionali e dei collegamenti marittimi e una nuova stagione per il
sistema portuale. (AGI)

mercoledì 16 luglio 2008

MULTE: CODACONS, RICORSI A GIUDICE PACE 180 MILA NEL 2008

(AGI) - Roma, 16 lug. - Rischiano il 'black out' gli Uffici del Giudice di
Pace per i ricorsi contro le cartelle esattoriali: se nel 2007 sono stati
120 mila a fine anno salgono a 180 mila e quelli al Prefetto da 600 a 900
mila.

A ribadire la drammatica situazione, gia' denunciata dalla Federconsumatori,
e' il Codacons di Carlo Rienzi, per il quale "l'elevata mole dei ricorsi
presentati a fine anno avra' costi sociali enormi e blocchera' gli uffici
giudiziari: un caos che non ha precedenti in nessun paese e che puo' essere
risolto solo annullando tutte le contravvenzioni elevate nel corso del
2008?.

E Rienzi prima si rivolge al Sindaco Alemanno e al Prefetto Mosca perche'
azzerino tutte le multe per evitare una paralisi degli uffici giudiziari e
un costo enorme per la collettivita' e poi annuncia un esposto alla Corte
dei Conti perche' si apra una indagine per "verificare le responsabilita'
degli errori", che portano gli automobilisti a presentare una valanga di
ricorsi al fine di far valere i propri diritti lesi.

Nei primi sei mesi del 2008, la Ferconsumatori ha ricevuto 2 mila richieste
di aiuto e tutela da cartelle 'pazze' e comunque difettose emesse da
Equitalia SpA, con importi da 200 a 1500 euro che, se non corrisposti nei
termini fissati, fanno scattare o il fermo amministrativo o l'ipoteca o il
pignoramento. E delle 2mila richieste, circa 800 si sono risolte in un
consiglio; 700 con chiarimenti da richiedere, ma 150 sono diventate ricorsi
al Giudice di Pace.

"E' assurdo emettere cartelle per multe regolarmente pagate dall'
nteressato - dice Paielli - ci sono capitati non un solo caso ma il 20% dei
150 ricorsi al Giudice di Pace: pure chi ha regolarmente pagato la multa non
ha altra scelta che appunto ricorrere al Giudice di Pace". Gli uffici di
Equitalia Spa, che ha l'incarico dal Comune di Roma di riscuote le multe,
"sono off-limits per i consumatori: a chi chiede documentazione delle
notifiche - precisa Paielli - delle cartelle si risponde nei casi migliori
non li abbiamo se non noi non possiamo esibirli". E chi ha pagato, a suo
tempo, quanto si chiede ancora di pagare o chi ha avuto dalla Prefettura la
multa cancellata la multa per la quale si chiede il pagamento "non ha altra
via che il ricorso al Giudice di Pace", conclude Paielli per il quale "chi
paga ed amaramente errori, disguidi e mancanza di comunicazione tra gli
Uffici Pubblici e' il consumatore indifeso". (AGI)

USA: CRISI MUTUI NON INTACCA HOUSTON, CAPITALE ENERGIA

(AGI) - Houston, 16 lug. - L'inflazione negli Stati Uniti vola al 5%, il
livello piu' alto dal maggio del 1991 e rappresenta una delle principali
difficolta' per l'economia americana come ha sottolineato ieri il presidente
della Fed, Ben Bernanke, che ha gelato i mercati. Il costo della vita in
appena un mese e' aumentato dell'1,1%, una dinamica quasi doppia rispetto
alle stime degli analisti che si attendevano un incremento dello 0,6%. Ma le
tensioni sul petrolio e i generi alimentari stanno infiammando i prezzi.

Un livello dell'inflazione al 5% rappresenta un 'grave problema per l'
economia e uno ancora peggiore per la Fed' commentano alla Wachovia. I
consumatori sono sempre piu' schiacciati nella morsa della spirale rialzista
dei prezzi da un lato e dall'altro dalla crisi del mercato immobiliare e del
settore dei mutui.

Un'inflazione al 5% dovrebbe giustificare un aumento dei tassi da parte
della Federal Reserve, ma la congiuntura economica, con i rischi elevati di
fase recessiva, sconsigliano Bernanke ad alzare il costo del denaro. Al
tempo stesso il balzo dei prodotti energetici, carburanti in primo luogo, va
a deprimere la spesa per consumi degli americani che da sola rappresenta i
due terzi del pil degli Stati Uniti. (AGI)

PETROLIO: A NEW YORK CHIUDE IN CALO SOPRA 134 DOLLARI

(AGI/REUTERS) - New York, 16 lug. - Nuovo scivolone del prezzo del petrolio,
dopo quello di oltre 6 dollari di ieri. A New York il Light crude chiude in
calo di 4,24 dollari a 134,58 dollari, dopo avere toccato un minimo di 132
dollari. Dietro l'arretramento odierno c'e' l'aumento a sorpresa delle
scorte settimanali Usa e il timore che il rallentamento delle economie dei
principali paesi consumatori facciano arretrare la domanda globale. (AGI)

PETROLIO: CALA DI OLTRE 4 DLR SOPRA 134 DOLLARI

(AGI/REUTERS) - New York, 16 lug. - Nuovo scivolone del prezzo del petrolio, dopo quello di oltre 6 dollari di ieri. A New York il Light crude arretra di 4,53 dollari a 134,21 dollari, dopo avere toccato un minimo di 132 dollari. Dietro al calo odierno c'e' l'aumento a sorpresa delle scorte settimanali Usa e il timore che il rallentamento delle economie dei principali paesi consumatori facciano arretrare la domanda globale. (AGI)

PETROLIO: GB, MINISTRO FINANZE RINVIA TASSA SUI CARBURANTI

(AGI/AFP) - Londra, 16 lug. - Il Regno Unito ha deciso di ritardare l'
aumento delle tasse sui carburanti in seguito alla crescita dei prezzi
petroliferi: lo ha dichiarato Alistair Darling, ministro delle finanze
inglese. L'aumento di 2 pence (2 centesimi di euro) doveva entrare in vigore
da ottobre ma e' stato posticipato in seguito alle manifestazioni dei
camionisti e alle proteste delle organizzazioni degli automobilisti dovute
alla crescita dei prezzi al dettaglio.
Il greggio ha raggiunto la scorsa settimana il picco di 147 dollari al
barile, rendendo ancora piu' critica la stretta creditizia mondiale. "La
decisione aiutera' gli automobilisti e gli imprenditori a superare questo
momento, cosi' difficile per tutti", ha detto il Cancelliere dello
Scacchiere, annunciando la manovra in una risposta scritta al Parlamento. L'
Associazione Automobilisti sostiene che in Inghilterra il prezzo medio del
diesel e' pari a 133 pence per litro (circa 1,67 euro): e' il prezzo piu'
alto tra i paesi dell'Unione, e le tasse rappresentano il 50% del suo
valore. L'Associazione ha ben accolto l'annuncio di Darling: il presidente
Edmund King si e' detto "lieto che il Cancelliere (ndr, ministro delle
finanze) abbia dimostrato buon senso".
D'altronde, prosegue King, " la prospettuiva di un nuovo onere, deciso dal
Governo, non era qualcosa che i consumatori potevano sopportare". La manovra
di Darling rappresenta l'ennesimo contrasto con la strategia del Primo
Ministro Gordon Brown: una delle piu' imbarazzanti si era presentata a
maggio, quando Darling ha annunciato la distribuzione di circa 3 miliardi di
sterline alle famiglie piu' povere colpite dall'abolizione della fascia
fiscale minima.(AGI)

PETROLIO:SCAJOLA,PREZZI ALTI DERIVANTI DA MANCATI INVESTIMENTI

(AGI) - Roma, 16 lug. - "Il problema dell'anomalo costo del barile deriva
dai mancati investimenti dei Paesi produttori in estrazione e raffinazione".
E' quanto ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio
Scajola, nel corso di una conferenza stampa. "Altro fattore determinante
nell'innalzare il prezzo del greggio - ha proseguito il ministro - e' quello
derivante dalla domanda dei Paesi emergenti. Su queste due cause si innesta
poi la speculazione, per questo e' necessario un dialogo piu' forte tra
Paesi produttori e consumatori e l'Italia sara' protagonista di questo
nuovocolloquio". Accanto a questo, ha sottolineato Scajola, e' necessario
"investire sulle centrali nucleari per garantire il maggiore fabbisogno di
energia ed essere meno dipendenti dall'energia che viene importata dall'
estero". (AGI)

PRIVACY: NEL 2007 PIU' ISPEZIONI EFFETTUATE E PIU' SANZIONI

(AGI) - Roma, 16 lug. - La messa in sicurezza delle grandi banche dati
pubbliche e private (Anagrafe tributaria, Ced del Ministero dell'Interno,
gestori telefonici); le intercettazioni; la raccolta di impronte digitali e
di dati biometrici; la protezione dei dati giudiziari; la banca dati del
Dna; le nuove tecnologie; il corretto rapporto tra diritto di cronaca e
dignita' delle persone; le esigenze di semplificazione degli adempimenti per
le imprese. E poi ancora: il fenomeno delle telefonate pubblicitarie
indesiderate; la videosorveglianza sempre piu' estesa; il controllo sulle
e-mail dei lavoratori; la tutela dei minori, Internet. Sono solo alcuni dei
complessi settori nei quali il Garante e' intervenuto nel corso del 2007 "a
difesa dei diritti fondamentali dei cittadini". Particolare attenzione e'
stata riserrvata alle esigenze delle imprese per facilitarne gli adempimenti
e garantire al tempo stesso la "corretta gestione" dei dati personali di
utenti e consumatori, "anche in un quadro di economia globale e
trasferimenti massicci di informazioni tra Paesi". Infine, numerose le
audizioni parlamentari, tra cui quelle in materia di testamento biologico,
sulle frodi al consumo, sull'Anagrafe tributaria. E a livello
internazionale, svolta attivita' nel gruppo di lavoro comune delle Authority
di protezione europee (il cosiddetto WP29); nelle Autorita' di controllo
Schengen, Europol, Eurodac; nel ruolo di presidenza del Gruppo di lavoro
comune di polizia e giustizia (WPPJ); nel Consiglio d'Europa; nell'Ocse.
Diverse le partecipazioni, come Autorita' italiana e come presidenza del
WPPJ, ad audizioni presso la commissione Liberta' civili, Giustizia e Affari
interni del Parlamento europeo su tematiche relative all'uso, esteso anche
ai bambini, delle impronte digitali su pasaporti e alla profilazione degli
immigrati per motivi etnici e razziali. (AGI)

RIFIUTI: LEGAMBIENTE RICORRE CONTRO TAR SU TERMOVALORIZZATORI

(AGI) - Palermo, 16 lug. - "L'interpretazione del Tar Lazio ci stupisce,
ecco perche' Legambiente ricorrera' contro questa decisione". Cosi' Mimmo
Fontana, presidente di Legambiente Sicilia, commenta la scelta di
riconoscere a tre delle quattro societa' titolari delle concessioni per i
termovalorizzatori in Sicilia - Pea, Platani e Tifeo - il contributo Cip6, l
'aiuto pagato in bolletta dai consumatori che renderebbe economicamente
sostenibili la realizzazione di questi impianti per la produzione di energia
dai rifiuti. "Ci sembra che il Tar, piu' che interpretare una norma chiara,
ne cambi il senso - continua Fontana - Il Cip6, per gli inceneritori e'
stato cancellato per rispondere alla necessita' del Paese di adeguarsi alle
normative della Comunita' europea con deroghe esclusive del ministero
indirizzate solo a quegli impianti in fase di realizzazione come per esempio
quello di Acerra. Una scelta, fra l'altro molto discutibile, fatta per
evitare contenziosi con le societa' che avevano gia' avviato i lavori ma
che, comunque, non comprende gli impianti dell'Isola. Gli inceneritori
siciliani, infatti, sono stati esclusi dalle deroghe del ministero perche'
non risultavano ancora in costruzione al momento della sospensione del
Cip6?. Fontana ricorda la sentenza della Corte di giustizia europea che ha
dichiarato l'illegittimita' del bando di gara per i 4 termovalorizzatori in
Sicilia per mancanza di adeguata pubblicizzazione e il conseguente
annullamento, e sostiene che la sentenza del tar "e' stata superata dagli
eventi". Per Fontana, infatti, occorre un nuovo bando di gara e
"contrariamente a quanto vorrebbero fare il direttore dell'Agenzia regionale
per i rifiuti Felice Crosta e il presidente della regione Raffaele Lombardo
il nuovo bando che potrebbe essere pubblicato a settembre non puo' tenere
conto del passato. Buxelles e' stata chiara e se il bando e' nullo lo sono
anche i vecchi progetti che hanno vinto". (AGI)

VINO: TERRE DI FRANCIACORTA ADDIO: LA NUOVA DOC E'CURTEFRANCA

(AGI) - Erbusco (Bs), 16 Lug - La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei nuovi Disciplinari di produzione, Doc e Igt, regala un cambiamento rilevante al prestigioso territorio vitivinicolo bresciano della Franciacorta: Curtefranca sostituisce Terre di Franciacorta, mentre il Sebino sara' anche bianco. Unitamente alla pubblicazione del nuovo Disciplinare del Franciacorta Docg, avvenuta pochi giorni fa, l'ufficializzazione ministeriale chiude una fase di particolare impegno per il Consorzio Tutela Franciacorta. "Da oggi la Denominazione Curtefranca Doc avra' una vita nuova, esce dall'ombra del Franciacorta Docg per essere padrona del proprio destino" commenta Adriano Baffelli, Direttore del Consorzio. Un cambiamento profondo, destinato a dare nuovo impulso alla Denominazione, valorizzando la stessa e contestualmente il Franciacorta Docg, sempre piu' apprezzato dai consumatori, per la sua eccellenza qualitativa e per l'eleganza che esprime. "Con la pubblicazione dei nuovi Disciplinari si chiude un iter lungo e complesso - afferma il Presidente del Consorzio di Erbusco, Ezio Maiolini - che ha registrato un lavoro capillare ed approfondito di tutta la struttura. Si tratta di un traguardo di grande importanza, che oltre il novanta per cento dei produttori ha condiviso, e che il Consiglio d'amministrazione ha tenacemente perseguito". La nuova Denominazione ha radici storiche nelle Curtes franchae o Franchae curtes, corti monastiche libere dal pagamento di dazi, da cui etimologicamente sboccio' Franciacorta. Ma insieme alla rilevante novita' del neologismo Curtefranca, per altro gia' presente sulle etichette della Doc di circa il settanta per cento dei produttori locali ormai da un quinquennio, il nuovo Disciplinare prevede un'interessante variazione della base ampelografica, ad esempio con l'introduzione del Carme'nere per il rosso, sorta di vitigno autoctono, sicuramente varieta' storica della zona. Di rilievo anche le novita' circa l'incremento delle densita' d'impianto e delle limitazioni produttive ai nuovi vigneti, e per le riduzioni di resa. Da segnalare anche l'inserimento dell'obbligatorieta' di indicazione dell'annata in etichetta. Recependo in parte le richieste della minoranza affezionata alla Denominazione Terre di Franciacorta, con la collaborazione del Consorzio e della Regione Lombardia, il ministero ha concesso la coesistenza delle Doc Terre di Franciacorta e Curtefranca, per un periodo transitorio di due anni. Il nuovo Disciplinare del Sebino Igt rende possibile il passaggio a cascata dal Franciacorta al Curtefranca bianco ed infine al Sebino bianco. Le previste tipologie Sebino bianco, rosso, novello e passito, potranno essere prodotte con l'utilizzo dei vigneti autorizzati dalla Provincia di Brescia, consentendo alle aziende vitivinicole di orientare le proprie produzioni con maggiore liberta', pur sempre all'interno delle tipicita' del territorio. Ancora una volta la Franciacorta regala novita' all'insegna del rigore produttivo, a tutto beneficio dei consumatori.(AGI)

AGROALIMENTARE: ARRIVA IL PROSCIUTTO PER GLI IPERTESI

(AGI) - Milano, 16 lug. - Una nota azienda di salumi lancia sul mercato 'Perfecto', il prosciutto cotto per gli ipertesi, a ridotto contenuto di sale, ideale appunto per una dieta povera di sodio. La novita' e' stata presentata oggi a Milano, nell'ambito di un incontro che ha visto la presenza del nutrizionista Giorgio Calabrese, medico specialista in dietologia presso l'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e membro co-fondatore dell'Authority Europea della Sicurezza Alimentare. Con il lancio di 'Perfecto', Parmacotto ha dato il via ad un nuovo progetto che prevede l'implementazione di prodotti 'funzionali', capaci cioe' di contribuire, grazie alle loro proprieta' nutrizionali, al benessere dei consumatori. "La dieta dell'iperteso dovrebbe essere ricca di frutta e verdura, ad apporto calorico contenuto e povera in sale e grassi - ha commentato il Professor Giorgio Calabrese. - Oggi, un aiuto in tal senso arriva dall'Industria alimentare italiana: il dipartimento Ricerca & Sviluppo di Parmacotto ha creato Perfecto, un prosciutto cotto a ridotto contenuto di sale. Perfecto ha infatti un contenuto in sodio pari allo 0,7, a fronte di un contenuto medio del prosciutto cotto pari al 2%. Perfecto quindi e' un prodotto non solo adatto a coloro che si trovano a dover seguire un regime alimentare iposodico ma, in generale, a tutti coloro che fanno della prevenzione il proprio stile di vita, senza rinunciare al gusto". Pefercto "e' una vera e propria innovazione per il settore alimentare - ha aggiunto Marco Rosi, Presidente del Gruppo Parmacotto. - Il nostro prosciutto cotto con solo lo 0,7% di sale, rappresenta il primo step di un nuovo progetto aziendale, che punta allo sviluppo di prodotti rivolti a chi vuole migliorare la propria qualita' di vita attraverso alimenti positivi sotto il profilo nutrizionale". (AGI)

martedì 15 luglio 2008

Nudi sul Web per una giusta causa

Seminudi sul Web per una giusta causa. Questa in sintesi l'iniziativa
proposta da Virgin Mobile che promette di donare abiti a persone
svantaggiate ogni volta che 5 persone vedono il tuo video in striptease.
Se nel Web e soprattutto nel Web Mobile, impazzano video più o meno
svestiti, forse sapere che finalmente avrete un motivo sensato per filmarvi
seminudi dal cellulare.
L'appuntamento è online su http://www.strip2clothe.com/ , un sito dove
caricare i vostri video e iniziare cosi a fare del bene.
Dall'Italia si attendono tutte le maestre e professoresse che in questi
ultimi anni si sono rese/i celebri per performance decisamente poco adatte
alle aule scolastiche, ma forse molto utili per il bene del pianeta ;-)

DEL TURCO:CODACONS ANNUNCIA SCIOPERO TICKET SANITA' IN ABRUZZO

(AGI) - L'Aquila, 15 lug. - "L'inchiesta sulla sanita' in Abruzzo, al di la'
delle responsabilita' personali che saranno appurate, evidenzia uno spreco
di denaro pubblico per milioni di euro. Solo per le tangenti si parla di 15
milioni, senza contare il danno complessivo al sistema sanitario".

Questo quanto si legge in una diramata dal Codacons all'indomani dell'
arresto del presidente Ottaviano Del Turco e di altre 9 persone. Il Codacons
lancia lo sciopero del ticket in Abruzzo. "E' intollerabile che dei malati
siano costretti a dare un contributo per le spese mediche mentre altri
speculano sul sistema sanitario e nuotano nell'oro", ha dichiarato Carlo
Rienzi, Presidente Codacons. L'associazione invita i cittadini abruzzesi a
mettere in atto lo "sciopero del ticket", rifiutandosi di pagare il ticket
in farmacia. "Il farmacista - prosegue la nota - e' comunque tenuto a dare
il farmaco, altrimenti potrebbe essere denunciato per interruzione di
pubblico servizio". Il Codacons annuncia anche l'intenzione di costituirsi
parte civile nel procedimento penale e prepara una class action contro le
ASL e la Regione per risarcire i cittadini di quanto hanno indirettamente
subito a causa di un sistema sanitario inefficiente e dilapidatore. (AGI)